La complessità dei modelli Meteorologici e la difficoltà nel proporre una previsione attendibile
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La complessità dei modelli Meteorologici e la difficoltà nel proporre una previsione attendibile
Terminata la "Mini-Rottura dell'Estate 2012" è ora di tirare le somme.
A dire il vero, il bottino è stato abbastanza magro, soprattutto per quanto riguarda le pianure del Nord Italia, il versante adriatico, l'Italia meridionale e le Isole Maggiori.
In ogni caso, non ci aspettavamo nulla di eclatante, ma magari qualche "millimetro di pioggia in più" su determinate aree non avrebbe "fatto male".
Grazie all'elaborazione dei dati raccolti dalla rete di MeteoNetwork, è possibile confrontare i valori di pioggia effettivamente caduti con quelli previsti (24ore prima) dai modelli matematico-meteorologici.
Saltando momentaneamente la spiegazione sui modelli meteorologici, che presenteremo più avanti; passiamo all'analisi delle previsioni dei modelli meteorologici a 24h dell'evento.
I più importanti centri di calcolo mondiale propongono elaborati previsionali su scala mondiale; poi, il lavoro si approfondisce "nel dettaglio" a livello locale: "ritoccando" l'orografia, le equazioni di calcolo ecc...
Praticamente si cerca di "raffinare" la qualità del modello iniziale. Per farla breve: lo stesso modello su scala Europea, magari, indica possibili precipitazioni in una determinata area; mentre, lo stesso modello, su scala "locale", smentisce tale ipotesi.
Durante l'ultimo evento perturbato è successo proprio questo: i modelli a scala europea, essendo più "superficiali" hanno sovrastimato gli accumuli possibili; la realtà, infatti, ha dato ragione "soprattutto" ai modelli dettagliati.
Di seguito vengono riportate le precipitazioni previste nella giornata di Domenica 26 Agosto: il primo modello è quello "più superficiale"; l'ultimo, quello più preciso.
GFS - ARW 12km
ECMWF - ARW 9km
ECMWF - ARW 3km
WRF
Come si può notare, l'ultimo, il WRF è stato il modello più accurato.
Ciò non vuol dire che il modello in esame è e sarà sempre il più attendibile, ma essendo più elaborato degli altri, le possibilità che la sua elaborazione si avvicini di molto alla realtà, è sicuramente maggiore.
Questi sono solo alcuni dei principali modelli meteorologici: sono stati proposti con l'obiettivo di "far capire" come non esiste il modello perfetto; e solo un' accurata analisi meteorologica, fatta dal previsore, può limitare "i danni fisiologici del modello" e aumentare l'attendibilità della previsione.
A dire il vero, il bottino è stato abbastanza magro, soprattutto per quanto riguarda le pianure del Nord Italia, il versante adriatico, l'Italia meridionale e le Isole Maggiori.
In ogni caso, non ci aspettavamo nulla di eclatante, ma magari qualche "millimetro di pioggia in più" su determinate aree non avrebbe "fatto male".
Grazie all'elaborazione dei dati raccolti dalla rete di MeteoNetwork, è possibile confrontare i valori di pioggia effettivamente caduti con quelli previsti (24ore prima) dai modelli matematico-meteorologici.
Saltando momentaneamente la spiegazione sui modelli meteorologici, che presenteremo più avanti; passiamo all'analisi delle previsioni dei modelli meteorologici a 24h dell'evento.
I più importanti centri di calcolo mondiale propongono elaborati previsionali su scala mondiale; poi, il lavoro si approfondisce "nel dettaglio" a livello locale: "ritoccando" l'orografia, le equazioni di calcolo ecc...
Praticamente si cerca di "raffinare" la qualità del modello iniziale. Per farla breve: lo stesso modello su scala Europea, magari, indica possibili precipitazioni in una determinata area; mentre, lo stesso modello, su scala "locale", smentisce tale ipotesi.
Durante l'ultimo evento perturbato è successo proprio questo: i modelli a scala europea, essendo più "superficiali" hanno sovrastimato gli accumuli possibili; la realtà, infatti, ha dato ragione "soprattutto" ai modelli dettagliati.
Di seguito vengono riportate le precipitazioni previste nella giornata di Domenica 26 Agosto: il primo modello è quello "più superficiale"; l'ultimo, quello più preciso.
GFS - ARW 12km
ECMWF - ARW 9km
ECMWF - ARW 3km
WRF
Come si può notare, l'ultimo, il WRF è stato il modello più accurato.
Ciò non vuol dire che il modello in esame è e sarà sempre il più attendibile, ma essendo più elaborato degli altri, le possibilità che la sua elaborazione si avvicini di molto alla realtà, è sicuramente maggiore.
Questi sono solo alcuni dei principali modelli meteorologici: sono stati proposti con l'obiettivo di "far capire" come non esiste il modello perfetto; e solo un' accurata analisi meteorologica, fatta dal previsore, può limitare "i danni fisiologici del modello" e aumentare l'attendibilità della previsione.
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